Roberto Abraham Scaruffi

Saturday 21 December 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Tutti i fili del caso Telecom

Perché adesso il confronto finisce sempre attorno a banche e Tlc

Natale con Marco

Carceri, amnistia, Giustizia. Così Pannella il 25 mattina aiuterà “il governo a fare quello che non può”
SECONDA PAGINA

Esercizi di ottimismo prenatalizio: la ripresa c’è e ci sarà, perbacco

di Mario Sechi
EDITORIALI

Orwell a Palazzo Chigi

La ridicolissima neolingua gay friendly delle Pari opportunità
INSERTO DEL SABATO

Il Santo Padre di Bergoglio - di Giuliano Ferrara

La canonizzazione che serve anche a spiegare il Papa gesuita. Casto, colpito dalla stessa ansia di Lutero, ebbe il genio dell’interiorità di fede. San Pietro Favre

Le lettere private di Bernstein - Lenny, istrione in musica. Vita e gossip

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Telecom tra banche e bande

La mala gestio si paga, non c’è sempre il salvatore di ultima istanza
Il gioco dell’oca di certo capitalismo italiano è diventato monotono, oltre che inefficiente e penalizzante per il paese. Al netto di piccole variazioni sul tema, funziona così. Alla casella di partenza, la grande impresa pubblica viene privatizzata in nome dell’efficienza. Quando si trova nella casella intermedia, l’impresa privata vivacchia senza fare sfoggio di particolare efficienza, spesso dilapida risorse e occasioni. Alla casella d’arrivo, dell’impresa privata s’invoca una ri-pubblicizzazione in nome dell’interesse nazionale e perfino dell’efficienza economica.
di Marco Valerio Lo Prete
La fase due della Leopolda

Bettini spiega perché Renzi premerà il tasto finish del governo Letta

L’inevitabile scontro tra sindaco e premier e il voto come soluzione dopo la legge elettorale. Parla l’ex guru di Veltroni
“Lo capiranno anche loro, non c’è nulla da fare, il governo non può durare e vedrete che al ritorno dalle vacanze di Natale Letta e Renzi si renderanno conto che non ci sono scelte, e che per combattere il populismo, avere più peso in Europa, dare al paese le riforme che occorrono e garantire all’Italia una vera stabilità la soluzione è una: smetterla con questa situazione sospesa, fare una riforma elettorale e andare a votare in primavera”. Goffredo Bettini parla quasi senza prendere fiato con lo sguardo acceso e incredulo di chi non capisce come sia possibile non rendersi conto di un fatto politico che non si può non considerare ovvio e lineare.
di Claudio Cerasa