Roberto Abraham Scaruffi

Tuesday 24 December 2013

IL FOGLIETTO QUOTIDIANO

Edizione breve del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara

OGGI IN EDICOLA
PRIMA PAGINA

Emma Bonino e l’ideologia della pace

L’Italia vuole vincere “la gara della collaborazione e dell’amicizia” con l’Iran. L’interesse nazionale è anche commerciale, ma il ministro ci risparmi l’atto di fede nei confronti di Teheran. Il prezzo è già troppo alto

Mobilita’ sorda - di Annalena

I ragazzi non sentono passare i treni, ma Sdraiati siamo tutti, anche senza cuffie nelle orecchie
SECONDA PAGINA

Brevi prose da leggere per emanciparsi, a Natale, dallo snobismo laicista

di Alfonso Berardinelli

Sharia nei supermercati e anche all’università. Storie dal folle multiculturalismo inglese

di Giulio Meotti
ANALISI

Quella lezione bancaria americana ignorata dall’egoista Berlino

INSERTI

L’addio del menestrello

di Edoardo Rialti
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OGGI ONLINE
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Io vorrei, non vorrei…

Il panettone amaro di Renzi tra la palude di Letta e il Cav. volatile

Il segretario del Pd fatica a trovare un canale con Berlusconi, intanto il premier guadagna tempo e promesse
Il loro è un ambiguo rapporto di sottintesi, allusioni, scambi fragili e diffidenti. E Matteo Renzi si sente in bilico, ama il gioco temerario, ma non riesce a stringere l’imprevedibile Silvio Berlusconi in un accordo sulla riforma elettorale, e così avverte il rischio dell’impaludamento, lo spettro della sua lettizzazione definitiva, mentre il premier e Angelino Alfano vorrebbero costringerlo a siglare entro gennaio un formale patto di legislatura sul modello della grande coalizione tedesca.
di Salvatore Merlo
per abbonati
Giovani ma tassatori

La svolta generazionale si è persa per strada i produttori tartassati

Tra (ex) Imu e cuneo fiscale onnipresenti, Letta dimentica le tasse che frenano la creazione di ricchezza. Parla Ricolfi
Tra “svolta generazionale” da co-intestarsi assieme a Matteo Renzi, “polemica sull’Imu” da sedare, e “impegno sulla riduzione del cuneo fiscale” da ribadire, ieri il presidente del Consiglio, Enrico Letta, si è dimenticato ancora una volta la sorte dei “produttori” italiani. E con lui il Parlamento che sta approvando in queste ore la Legge di stabilità per il 2014. Piccoli, medi e grandi imprenditori italiani, cioè i creatori di ultima istanza di posti di lavoro e quindi di ricchezza, rimangono infatti tra i più tartassati nel mondo industrializzato, come dimostrano un po’ tutte le statistiche disponibili sulla pressione fiscale.
di Marco Valerio Lo Prete
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