Roberto Abraham Scaruffi

Friday 28 March 2014

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Newsletter del 28 marzo 2014
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E' l'empatia la chiave dello sbadiglio contagioso

Lo sbadiglio, nell'uomo come negli altri animali, è contagioso più di qualunque altro comportamento osservato in un consimile. Una recente ricerca su scimpanzé che vivono in una riserva protetta ha ora dimostrato che queste scimmie imitano lo sbadiglio degli esseri umani, ma non quello di babbuini né di scimpanzé non imparentati con loro. Questo dimostrerebbe che alla base dello sbadiglio contagioso ci sia un sentimento di empatia leggi l'articolo »
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Università di Trieste: Gli anticolesterolo possono fermare il cancro al seno. Ecco perché

Comunicato stampa - Uno studio tutto italiano, coordinato dal Laboratorio Nazionale CIB e dall’Università di Trieste e condotto in collaborazione con l’Università di Padova, scopre in che modo cancro e processi metabolici responsabili della formazione del colesterolo si alleano nel tumore alla mammella e come farmaci in grado di bloccarli - per esempio le statine usate per combattere l’ipercolesterolemia - possono contrastare questo tipo di tumori.  Lo studio, realizzato grazie ai finanziamenti dell’AIRC, è pubblicato oggi online dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale Nature Cell Biology
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SISSA: Come dentro una stella

Comunicato stampa - Cosa succede all’idrogeno quando è sottoposto a pressioni simili di quelle che si raggiungono all’interno di un pianeta? Gli scienziati della SISSA hanno simulato questa situazione, per verificare se e quando l’idrogeno diventa “metallico”. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Communicationsleggi l'articolo »
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INFN: Un superlaser per studiare l'atmosfera

Comunicasto stampa - Ai Laboratori di Frascati dell’INFN si indagano le interazioni tra laser e gas per nuove applicazionileggi l'articolo »
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Quattrocento anni di illustrazione scientifica

Quattrocento anni di illustrazione scientifica sono ripercorsi nellamostra allestita presso l'American Museum of Natural History a New York, nella quale sono esposte 50 riproduzioni in grande formato tratte dalle collezioni conservate nella biblioteca del museo. Le opere – che possono essere ammirate fino al 12 ottobre di quest'anno – portano la firma dei più grandi illustratori e artisti che si sono dedicati a questo genere, da Albrecht Dürer a Robert Hooke, da Joseph Wolf a John Woodhouse Audubon, e spaziano dalla zoologia all'astronomia.

A partire dal XVI secolo l'illustrazione scientifica ha rappresentato un momento essenziale per lo sviluppo della ricerca e la divulgazione delle conoscenze sul mondo naturale. “Prima dell'avvento della fotografia e della stampa, l'opera d'arte originale era l'unico modo per catturare l'immagine di organismi, persone e luoghi, e l'unico modo per condividere queste informazioni con gli altri”, sottolinea Tom Baione, che ha curato l'allestimento della mostra.

Oggi gli scienziati usano tecnologie avanzate, che vanno dalla fotografia all'infrarosso ai microscopi a scansione elettronica fino alla tomografia computerizzata. Ma l'illustrazione ha ancora un ruolo importante, sia per descrivere piante e animali che, come i dinosauri, non possono essere osservati dal vivo, sia perché grazie a essa è possibile raffigurare in modo chiaro e mettere in evidenza strutture complesse e dettagli che altrimenti sfuggirebbero..

I contenuti dellla mostra sono tratti dal volume, curato sempre da Tom Baione, Natural Histories: Extraordinary Rare Book Selections from the American Museum of Natural History Library (Sterling Publishing, New York 2012).leggi l'articolo »
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Gli effetti del clima che cambia sulla produzione di olio

Nei prossimi decenni, il cambiamento del clima avrà effetti da moderati a positivi sulla coltivazione dell'olivo nel bacino del Mediterraneo, inclusa l'Italia, con un corrispondente andamento dei profitti. Tuttavia, la situazione è ricca di contrasti. Nel nostro paese, per esempio, saranno a rischio le piccole aziende che operano su terreni in pendenza o in aree marginali, pari dal 21 per cento di tutte le aree coltivate a olivoleggi l'articolo »
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Un modello per oggetti elettronici non identificati

Un nuovo modello matematico consente di spiegare la dinamica dei vortici quantistici che si formano nell'elio superfluido e i meccanismi per i quali nei vortici rimangono intrappolate bolle di elettroni che successivamente esplodono. Quando rimangono intrappolate da più di una linea di vortice, le stesse bolle formano quelli che finora erano indicati come “oggetti elettronici non identificati”leggi l'articolo »
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SISSA: Semplice, come una stella di neutroni

Comunicato stampa - Le stelle di neutroni per gli astrofisici sono corpi celesti estremamente complessi. Una ricerca condotta con la collaborazione della SISSA, e pubblicata sulla rivista Physical Review Letters, dimostra che per certi aspetti queste stelle potrebbero invece essere descritte in maniera molto semplice, e mostrano analogie con i buchi nerileggi l'articolo »
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INFN: Ecco la quarta trasformazione del neutrino

Comunicato stampa: Ora gli scienziati dell’esperimento Opera possono finalmente affermare di aver osservato la rarissima oscillazione dei neutrini nel canale del tauleggi l'articolo »
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Il battito d'ali di una mosca visto in 3D

Per ottenere le immagini dettagliate dei muscoli del volo della mosca, i ricercatori della Oxford University dell'Imperial College e del Paul Scherrer Institute guidati da Graham Taylor, primo autore di un articolo apparso su "PLOS ONE" hanno dovuto usare i raggi X prodotti da un acceleratore di particelle e sviluppare una nuova tecnica di scansione di tomografia computerizzata. Ma la loro fatica è stata premiata: un incredibile video in 3D del complesso insieme di movimenti coordinati utilizzati dall'insetto per volare.

Per avere un'idea della difficoltà di effettuare queste riprese, basta un dato: nello stesso tempo in cui un essere umano batte le ciglia, una mosca batte le ali circa 50 volte, cioè circa 150 volte al secondo. I muscoli che controllano le ali sono tutti contenuti nel torace: ognuno di essi è sottile quanto un capello.

Credit: 2014 Walker et al.leggi l'articolo »
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Studiare il disturbo bipolare con le cellule staminali

Una popolazione di neuroni di soggetti bipolari ottenuta in vitro da cellule staminali derivate da epiteliali adulte è stata confrontata per la prima volta con un'analoga popolazione di neuroni di soggetti sani. L'analisi ha evidenziato notevoli differenze, in particolare nella comunicazione tra neuroni mediata dagli ioni calcio e nei fattori che regolano l'espressione di specifici genileggi l'articolo »
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Ritratto di un asteroide

VAI ALL'ARTICOLO: Chariklo, il primo asteroide con gli anelli

Il video mostra una rappresentazione del sistema di anelli rilevato attorno all'asteroide Chariklo, in orbita intorno al Sole tra Saturno e Urano, e illustra anche le osservazioni dell'occultazione stellare effettuate grazie al telescopio danese da 1,54 metri all'Osservatorio dell'ESO di La Silla in Cile, ovvero fornisce una spiegazione del modo in cui il sistema è stato scoperto.
(Credit video: Lucie Maquet)leggi l'articolo »
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Università di Milano-Bicocca: “Questa mano non è mia!”, ecco come svanisce la coscienza di sé

Comunicato Stampa - È attraverso la consapevolezza del nostro corpo che entriamo in relazione col mondo esterno. Ma che succede quando perdiamo questa capacità per un danno al cervello? Uno studio dell’Università di Milano-Bicocca, pubblicato sulla rivista Brain, rivela per la prima volta le evidenze fisiologiche di questo effetto. Che conduce fino a non riconoscere più i propri arti
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Un nuovo planetoide ai confini del sistema solare

Scoperto ai margini del sistema solare un nuovo corpo celeste di 450 chilometri di diametro e dall'orbita molto eccentrica. Dopo Sedna, è il secondo di questo genere individuato in una regione che dovrebbe essere "vuota", almeno secondo il modello classico di formazione del sistema solare. Le caratteristiche del planetoide, chiamato  2012 VP113, confermano l'esistenza della nube di Oort interna e l'ipotesi che il Sole si sia formato contemporaneamente ad altre stelle in una nursery stellareleggi l'articolo »
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LNCIB: Geni umani in attività, la prima mappa completa

Comunicato stampa - Nature pubblica oggi online la prima mappa completa dell’attività dei geni nell’uomo, in un’ampia varietà di suoi tessuti e tipi cellulari. Il lavoro è frutto di uno studio internazionale che ha coinvolto più di 100 centri di ricerca in tutto il mondo. Tra questi anche LNCIB, il Laboratorio Nazionale del Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie attivo nell’AREA Science Park di Triesteleggi l'articolo »
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Il gamberetto gigante che visse nel Cambriano

Si nutriva filtrando il plancton una delle prime creature marine di dimensioni relativamente grandi (fino a un metro) vissute circa mezzo miliardo di anni fa, quando sono apparse sul pianeta le prime forme di vita complessa. La scoperta dei resti fossili di Tamisiocaris borealis smentisce l'idea che i primi animali di grandi dimensioni fossero tutti predatori e offre indicazioni sulla complessità degli ecosistemi dell'epoca  
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Anche un tiranno può essere altruista

In molte specie sociali, alcuni membri di un gruppo possono arrivare in una posizione dominante grazie a tratti caratteriali aggressivi e prepotenti, pur mostrando comportamenti in apparenza altruisti. Ma la presunta dedizione al bene comune di questi soggetti tiranni si manifesta solo perché l'attenzione vessatoria viene spostata a gruppi esterni concorrenti, una volta consolidata una struttura gerarchica caratterizzata da forti disuguaglianze,leggi l'articolo »
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Chariklo, il primo asteroide con gli anelli

Chariklo, un asteroide di 250 chilometri di diametro in orbita tra Saturno e Urano, è il primo corpo del sistema solare diverso dai pianeti giganti dotato di un sistema di anelli. La sorprendente scoperta è avvenuta durante l'osservazione di un'occultazione di una stella lontana con i telescopi dell'ESO in America Meridionale. I due anelli sono larghi, rispettivamente, sette e tre chilometri, e sono separati da una fascia vuota larga nove chilometrileggi l'articolo »
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Università degli studi di Trieste: Leucemia mieloide cronica: individuate le dinamiche molecolari responsabili delle resistenze ai farmaci mirati

Comunicato stampa - Metodiche e procedure nella direzione di un trattamento terapeutico personalizzato, più efficace ed efficiente per i pazienti affetti da leucemia mieloide cronica (CML), ma anche per tutti coloro che sono affetti da patologie curabili con terapie mirate: su Proceedings of the National Academy of Science of the United States of America (PNAS) i risultati di uno studio clinico del gruppo di ricercatori MOSE dell’Università di Trieste
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Politecnico di Torino: L'evoluzione delle epidemie nelle reti sociali

Ricerca del Politecnico di Torino pubblicata sulla Physical Review Letter:  un modello fisico teorico permette di capire come si diffonde un’epidemia partendo dai casi conclamati e risalendo al focolaioleggi l'articolo »