Roberto Abraham Scaruffi

Friday 29 January 2016

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Newsletter del 29 gennaio 2016
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Ospedale Bambino Gesù/IRCCS: Trapianto di cornea, una nuova tecnica laser

Comunicato stampa - I risultati della sperimentazione pubblicati sul Journal of Refractive Surgery. Procedura più sicura a basso rischio di rigettoleggi l'articolo »
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Colonizzare la Via Lattea: difficilissimo ma non impossibile

Viaggiare nello spazio per colonizzare altri sistemi planetari è un'idea che si ritrova spesso nella fantascienza, ma i problemi che presenta sono ardui da risolvere, e richiedono secoli di esperienze e di preparazione. E un prerequisito essenziale è la creazione di una civiltà sostenibile a lungo termine sulla Terraleggi l'articolo »
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Il gas della Via Lattea che si comporta come una lente

Addensamenti di gas interstellare di varie forme presenti all'interno della Via Lattea producono un "effetto lente" della luce del quasar distante PKS 1939-315, nella costellazione del Sagittario. E' quanto risulta da una nuova osservazione del Compact Array Telescope, una schiera di sei antenne da 22 metri situate nell'Australia orientale, che ha scoperto che l'effetto è durato un intero annoleggi l'articolo »
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Documentata per la prima volta l'empatia nei roditori

Le arvicole delle praterie consolano i parenti e i conspecifici con cui hanno familiarità quando sono stressati o in difficoltà. La scoperta arriva da uno studio che documenta per la prima volta un comportamento empatico nei roditori, rivelando inoltre che meccanismi sottostanti sono simili a quelli che si osservano negli esseri umani e coinvolgono anch'essi l'azione dell'ossitocinaleggi l'articolo »
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Le responsabilità umane nel record di anni caldi

Dal 2000 al 2014 ben 13 anni hanno segnato una temperatura globale da record. La possibilità che una simile successione di anni caldi sia dovuta a fluttuazioni naturali ha una plausibilità statistica bassissima, che diminuisce ancor più se si considera che il 2015 è stato l'anno più caldo mai registrato da quando sono iniziate le rilevazioni sistematiche del climaleggi l'articolo »
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DISAFA: Decodificato il genoma del carciofo

Comunicato stampa: La sequenza del genoma è stata pubblicata nell'ultimo numero della rivista Scientific Reportsleggi l'articolo »
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CNR: Frane e inondazioni, nel 2015 diminuiscono i danni alle persone

Comunicato stampa - Pubblicato sul sito Polaris dell’Irpi-Cnr, il Rapporto annuale sul rischio posto alla popolazione italiana dagli eventi calamitosi. Nello scorso anno si sono avuti 18 morti, 25 feriti e oltre 3.500 tra sfollati e senzatetto in 88 comuni, distribuiti in 19 regioni. Un bilancio pesante, ma meno del 2014, dell’ultimo quinquennio e dell’ultimo mezzo secolo, nel quale hanno perso la vita per tali eventi quasi duemila personeleggi l'articolo »
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Macachi transgenici per studiare l'autismo

Creati per la prima volta macachi transgenici con un gene che negli esseri umani è associato a comportamenti simili a quelli manifestati dai pazienti affetti da autismo. Lo studio dimostra la possibilità di usare primati non umani geneticamente modificati  per studiare i disturbi dello sviluppo neurologicoleggi l'articolo »
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Problem solving: l'orso batte la mangusta

VAI ALL'ARTICOLO: Un cervello più grande aiuta a risolvere i problemi

Aprire un chiavistello per raggiungere il proprio cibo preferito non sembra un problema per orsi e grandi felini, mentre supera le capacità di suricati e manguste. Lo dimostra uno studio sperimentale che ha verificato come la capacità di risolvere un problema nuovo in 43 specie di mammiferi carnivori, sia correlata alle dimensioni cerebrali rapportate alla massa corporea. In questo video i diversi approcci adottati da alcuni di questi animali, tutti ospitati in zoo degli Stati Uniti.

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Un cervello più grande aiuta a risolvere i problemi

Gli animali più abili nel problem solving sono quelli che hanno un cervello più grande in rapporto alla massa corporea: è questo il risultato di uno studio su 43 diverse specie di mammiferi carnivori che conferma la correlazione tra dimensioni cerebrali e intelligenza, finora sfuggita a una conferma sperimentale rigorosa. Non ha trovato riscontro invece l'ipotesi del cervello sociale, secondo cui gli animali più intelligenti sarebbero quelli che vivono in gruppi molto numerosileggi l'articolo »
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Quel dolce sapore che inganna il cervello

L'attrazione per i cibi zuccherini si è evoluta per la loro associazione con il contenuto energetico, ma nel cervello i cammini di ricompensa legati al gusto e alle calorie sono separati e vengono elaborati da due parti diverse della regione dello striato. Lo ha scoperto un nuovo studio sui topi, che hanno dimostrato anche di preferire un cibo energetico ma disgustoso a uno dolce ma privo di contenuto calorico
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Università di Trieste: Mirtazapina, un farmaco per la sindrome di Rett

Comunicato stampa - Su Scientific Reports lo studio dell’Università di Trieste per migliorare la vita delle ragazze affette dalla sindrome di Rett, complessa malattia neurologica attualmente senza cura.leggi l'articolo »
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I grandi complotti? Impossibile non scoprirli

Un ricercatore ha formulato un'equazione che permette di stabilire quanto a lungo può essere mantenuto un segreto in funzione del numero di persone che ne sono a conoscenza, dimostrando l'assoluta inverosimiglianza di teorie come quella dei falsi sbarchi sulla Luna, che implicano un segreto condiviso da centinaia di migliaia di personeleggi l'articolo »
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Il collasso dei nativi americani e l'arrivo delle missioni

Il drammatico tracollo delle popolazioni del Nord America in seguito all'arrivo dei coloni europei non fu immediato. Le epidemie che falcidiarono l'87 per cento della popolazione indigena iniziarono solo un secolo dopo il primo contatto e coincisero con l'insediamento delle chiese missionarieleggi l'articolo »
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Un approccio quantistico ai big data

L'analisi dei dati raccolti in modo massiccio in vari campi della scienza richiedono capacità di calcolo molto superiori a quelle dei computer convenzionali. Uno studio teorico mostra che le difficoltà possono essere superate con i futuri computer quantistici e con appropriati algoritmi di calcolo. Le applicazioni sarebbero vaste, dalle connessioni cerebrali all'economia ai social networkleggi l'articolo »
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La perdita di sinapsi all'origine della schizofrenia

La schizofrenia potrebbe essere innescata da un'eccessiva perdita di sinapsi, le connessioni tra neuroni, dovuta alla sovra-espressione di un gene che codifica per una proteina coinvolta in una parte fondamentale del sistema immunitario. Il meccanismo spiegherebbe anche perché l'età tipica di insorgenza della malattia è tra la tarda adolescenza e l'inizio dell'età adulta, quando il cervello subisce un notevole sfoltimento del numero di sinapsileggi l'articolo »
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Campione di Go sconfitto da un computer

A 16 anni dalla vittoria del computer dell'IBM Deep Blue sul campione di scacchi Gary Kasparov, l'intelligenza artificiale ha superato le capacità umane anche nel gioco di strategia Go, molto più complesso da modellizzare. Il risultato è stato ottenuto con AlphaGo, un programma basato sul paradigma delle reti neurali, e lascia ben sperare che l'intelligenza artificiale possa risolvere importanti problemi anche in altri campileggi l'articolo »
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L'inattesa vita sociale del polpo

Considerati animali solitari i polpi dimostrano, a sorpresa, di avere un'intensa vita sociale in cui la comunicazione si basa sulla loro straordinaria abilità nel cambiare colore. E i loro comportamenti hanno punti di contatto con quelli di animali evolutivamente molto distanti, come uccelli e mammiferileggi l'articolo »
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Gruppo 2003: Un convegno per il futuro della ricerca in Italia

Comunicato stampa - Gli scienziati del Gruppo 2003 organizzano per il 10 febbraio a Roma un convegno dedicato al futuro della ricerca in Italia, per richiamare l'attenzione su una riforma destinata a rilanciare la ricerca e il suo ruolo nello sviluppo del Paeseleggi l'articolo »
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Colori e posture: ecco come comunicano i polpi australiani

VAI ALL'ARTICOLO: L'inaspettata vita sociale del polpo

I polpi usano i cambiamenti di colore non solo per mimetizzarsi ma anche per comunicare con i propri simili, usando i toni più scuri per gli atteggiamenti più aggressivi. La vita sociale dei polpi è infatti molto più intensa di quanto si pensasse, come hanno scoperto alcuni ricercatori delle Università Alaska Pacific e di S?idney, i quali, richiamati a Jevis Bay in Australia dall'annuncio on line di un sommozzatore, hanno registrato 500 interazioni di oltre 180 polpi.

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